Funerale laico: cos’è e come si svolge
Sempre più spesso sempre più persone scelgono di optare per un funerale laico. Diversi studi statistici hanno dimostrato come la tendenza a optare per un rito laico (o comunque non religioso) si stia estendendo in molti campi, dai matrimoni fino ai funerali, passando per un numero sempre maggiore di genitori che decidono di non battezzare i propri figli.
La propensione verso un funerale non religioso non è però una tendenza recente. A loro tempo, già personaggi illustri quali Victor Hugo e Giuseppe Garibaldi si opposero all’organizzazione di un funerale religioso, lasciando nei loro testamenti e nelle loro volontà l’indicazione per un funerale non religioso. In tempi più recenti, in Italia ricordiamo Italo Calvino, Franca Rame, Sandro Pertini, Paolo Villaggio, Dario Fo, Tullio De Mauro, Livio Garzanti e moltissimi altri.
In quest’ottica acquista valore la volontà del deceduto, che può lasciare come ultima volontà quella di non organizzare una funzione religiosa per la sua morte, bensì una celebrazione laica.
Che cos’è il funerale laico?
Innanzitutto è bene fare chiarezza su cosa sia effettivamente un funerale laico. Si parla di funerale laico o di funerale civile quando il defunto, non essendo stato credente in vita, desidera (o i famigliari organizzano in sua vece) una celebrazione che non sia legata ad alcuna religione.
Il momento dell’ultimo saluto a una persona cara, in questo modo, diventa più personale e più vicino a ciò che il defunto era in vita e ai suoi desideri. Se da una parte la cerimonia religiosa può essere spersonalizzante, quella laica permette una maggiore autonomia e libertà, sia nei contenuti che nell’organizzazione.
Perché scegliere un funerale civile?
I motivi per cui optare per questa soluzione sono molteplici. Alla base, in ogni caso, c’è quasi sempre la volontà di rimanere coerenti a sé stessi. Se non si è stati delle persone religiose in vita, non avrebbe senso chiedere un consenso o una qualsiasi richiesta a un ente religioso.
Cionondimeno, la dimensione sociale del funerale è comunque un momento molto importante e sentito. Il momento dell’ultimo saluto alla persona cara è un diritto dei famigliari e di tutte le persone che gli sono state vicine, che non necessariamente deve essere vincolato a una fede religiosa.
Funerale laico: come si svolge?
Non ci sono regole precise per quanto riguarda questo tipo di funerale. Se il defunto non ha lasciato precise disposizioni in merito, la cerimonia può essere organizzata in modi diversi. Spesso le agenzie funebri mettono a disposizione sia il personale che l’eventuale occorrente per la cerimonia.
In base al decreto del Presidente della Repubblica 285/90, ogni Comune deve disporre di uno spazio dedicato a questo tipo di funzioni. Le sale adibite ai funerali non religiosi sono dette Sale del Commiato o Sale della Memoria.
Per esempio, nella città di Roma sono presenti tre Sale del Commiato (presso il Cimitero Monumentale del Verano, il Cimitero di Prima Porta e a Ostia), mentre a Milano si trova nel Cimitero di Bruzzano.
Dal momento che, però, non tutti i Comuni ne sono provvisti, si può scegliere di celebrare il funerale laico in altri luoghi comunque consoni. Non avendo vincoli precisi, si può organizzare un funerale laico in casa, ma anche all’aperto. Spesso sono celebrati in spiaggia o in luoghi naturali come boschi e parchi, ricalcando anche quelle che potevano essere le passioni e le inclinazioni del defunto.
Una volta deciso il luogo più adatto per celebrare il rito, può essere scelto un officiante. Un officiante può essere un amico, un famigliare, ma anche una figura professionale dedicata. Sia le agenzie funebri che gli stessi Comuni spesso sono già in contatto con professionisti o impiegati comunali che, con tatto e rispetto, possono portare avanti il funerale in forma laica.
Generalmente il funerale laico viene così strutturato:
- Una breve introduzione, in cui si ripercorre sommariamente la vita del defunto e si ringraziano i partecipanti
- Letture, che possono essere scelte dal defunto quando ancora in vita o direttamente da chi avrà voglia di spendere delle parole in sua memoria. Le letture possono comprende poesie, passi e brani significativi, canzoni, musica dal vivo e tutto quello che possa essere ritenuto consono.
- Elogio funebre, durante il quale i presenti possono prendere la parola per raccontare momenti, aneddoti e ricordi condivisi con il defunto.
- Momento del Commiato, ovvero un ultimo saluto alla persona defunta. Spesso vengono impiegati oggetti simboli, quali dei fiori lasciati in mare, un seme piantato nel terreno o dei palloncini lasciati volare in aria.
Come assicurarsi un funerale laico
In molti temono che le proprie volontà, una volta deceduti, vengano contrastate in favore della tradizione. Per questo motivo è opportuno fare un testamento olografo e consegnarlo a un notario. Il testamento olografo deve essere scritto di proprio pugno, datato, firmato e chiuso in una busta. Altrimenti, si può scegliere per un testamento pubblico redatto in presenza e presso di un notaio. In quest’ultimo caso si possono aggiungere delle clausole relative al lascito in caso di non ottemperamento delle ultime volontà.
Ad ogni modo, ai sensi del canone 1184 del Codice di diritto canonico della Chiesa cattolica, chi ha già provveduto a fare richiesta di rimozione degli effetti civili del battesimo è automaticamente escluso dalla possibilità di godere di un funerale religioso.