Funerale: quando e perché paga il Comune
Ognuno deve avere il diritto di seppellire i propri cari in modo dignitoso e per questo motivo le diverse aziende di pompe funebri prevedono varie fasce di prezzo a seconda del tipo di servizio che offrono. Generalmente una cerimonia funebre completa ha un prezzo che oscilla tra i 1.500 e i 3.000 euro, ma a seconda della cerimonia può essere necessario spendere una cifra più alta.
Cosa succede se non si hanno i soldi per pagare il funerale?
Avere un’adeguata sepoltura, un funerale semplice e dignitoso può essere considerato un diritto, ma in realtà le spese funebri da sostenere in queste occasioni sono piuttosto cospicue e potrebbero mettere in difficoltà chi si trova a sostenere questo tipo di spese.
Per questo motivo è importante sapere quando il funerale può essere pagato dal Comune, quali condizioni devono sussistere e come comportarsi in questa particolare situazione.
Spese funerarie: cosa comprendono
Le spese funerarie fanno parte di quella serie di spese che rientrano nella successione e generalmente sono costituite dalle spese per il funerale e per la sepoltura.
In materia di successioni il Codice Civile dispone che i coeredi debbano contribuire al pagamento dei debiti e dei pesi ereditari in proporzione alle loro quote ereditarie, salvo che il testatore non abbia disposto diversamente.
Le spese funerarie fanno parte dei pesi ereditari e in base a questo dunque l’onore di pagare il funerale spetta agli eredi del defunto che dovrebbero contribuire in egual modo alle spese funerarie. Le spese funerarie entrano di diritto nella successione e di conseguenza gravano sugli eredi del defunto al momento dell’acquisto dell’eredità per cui gli eredi che accettano l’eredità non potranno sottrarsi dal pagamento di questo spese.
Ovviamente l’impegno a sostenere le spese necessarie per la sepoltura del defunto è un dovere morale prima di essere un dovere giuridico, ma vi sono dei casi in cui i familiari possono essere in difficoltà nel sostenere questo tipo di spese. Chi sostiene le spese relative a un funerale ha anche la possibilità di detrarre dalle tasse le spese sostenute seguendo quanto disposto in merito a ciò dal regime fiscale di riferimento.
Ecco tutto quello che c’è da sapere e come funziona in questi casi.
Quando il funerale lo paga il Comune
Come spesso accade i dubbi e le domande su come procedere in queste occasioni sono all’ordine del giorno.
Non tutti sanno che le condizioni per cui gli Enti Locali intervengono nel pagamento delle esequie per dare degna sepoltura sono due:
- nel caso di famiglie indigenti in modo tale da non potersi permettere il pagamento,
- nel caso di morte di persona senza parenti prossimi o qualora questi siano nullatenenti e necessitino dell’auto dello Stato.
In tali situazioni la legge prevede due fattispecie specifiche per poter soddisfare tali problematiche:
- i funerali sociali,
- i funerali gratuiti o funerali di povertà.
Quali differenze ci sono tra queste due forme di sostegno?
Funerali sociali
I funerali sociali sono quei tipi di funerali per i quali è il Comune, in considerazione della situazione di indigenza in cui versano i soggetti in particolare stato di difficoltà o seguiti dai servizi sociali, chiede di praticare direttamente uno sconto pari al 50% delle spese funebri che deve sostenere la famiglia. Il resto della somma sarà pagato dai parenti del defunto a rate quando si troveranno nelle condizioni di farlo o direttamente dal Comune.
Funerali gratuiti o di povertà
I funerali gratuiti o di povertà, invece, sono completamente gratuiti. Ogni anno ciascun Comune ha la possibilità di stabilire una somma di denaro da destinare proprio al sostegno dei funerali delle persone più povere e in questo caso non vi sarà nessun tipo di spesa da sostenere.
Funerale pagato dal Comune: i dettagli
E’ importante precisare che ciascun Comune ha indistintamente il potere di determinare le singole condizioni tramite cui è possibile usufruire del beneficio dei funerali sociali e gratuiti. Il relativo procedimento amministrativoè regolato dal Regolamento della Polizia Mortuaria del Comune di riferimento che non è altro quello in cui risiedeva il defunto.
Le regole generali sono dunque le seguenti:
- in caso di defunto già dichiaratosi indigente, il Comune verifica che sussistano i criteri stabiliti per le misure di sostegno e dopo tale verifica si impegna a sostenere le spese funerarie,
- il Comune sostiene le spese funerarie anche nel caso in cui non siano reperibili familiari del defunto oppure quest’ultimo abbia solo familiari fino al 6° grado non abbienti,
- in caso di familiari non indigenti le spese sostenute vengono suddivise tra loro.
In conclusione il Comune di residenza del defunto, in base ai propri criteri già stabiliti, provvede a verificare lo stato patrimoniale dei familiari del defunto e procede ad accollarsi le spese qualora non vi siano familiari o questi, fino al 6° grado, siano a loro volta non abbienti, abbiano rinunciato all’eredità o siano irreperibili.